COMUNICATO STAMPA Agenzia delle Entrate, Faverin: “Servono trasparenza, autonomia e riconoscimento delle professionalità” Roma, 28 ottobre 2015. “Per fare bene il suo importantissimo lavoro l’Agenzia delle Entrate ha bisogno di autorevolezza, trasparenza e autonomia. A cominciare dal fatto che i dirigenti siano assunti solo tramite concorso pubblico, come la legge prevede. Ma serve anche, per tutto il personale, una progettualità chiara sullo sviluppo delle competenze, mettendo in campo risorse adeguate. Con più quadri e meno dirigenti”, cos’ Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, parlando all’assemblea organizzativa della categoria. “Per far capire cosa significhi per il nostro paese l’efficienza dell’Agenzia basterebbe citare i numeri dell’evasione, tra le più alte in Europa, e quelli delle cifre recuperate alle casse pubbliche proprio grazie al suo lavoro. Lavoro che, oltre al contrasto di simili “patologie”, vuol dire anche una varietà di servizi di assistenza ai contribuenti e alle imprese direttamente sul territorio di gestione della contabilità pubblica”. “In un contesto simile sarebbe ragionevole aspettarsi interventi mirati a potenziarne l’attività e il ruolo, e a dare a tutto il sistema delle Agenzie, a pochi anni dalla riforma che ha svecchiato la “macchina” del Fisco trasformandola in strutture agili e innovative, quella stabilità necessaria a perseguire nel tempo obiettivi così sfidanti. Come sarebbe ragionevole continuare a investire sulle risorse umane, su quelle competenze elevate che funzionari e dirigenti hanno dimostrato finora, metabolizzando nell’arco di un decennio complessi processi di digitalizzazione e assumendo responsabilità sempre maggiori”. “Invece ci troviamo di fronte ad una sorta di cantiere perenne, in cui si accavallano continue riorganizzazioni e una iperproduzione normativa al limite della schizofrenia, in cui non è chiaro quale sia il disegno strategico che si intende perseguire. E in cui latitano però le misure per incentivare lo sviluppo delle professionalità, che consentirebbero di valorizzare funzionari altamente preparati e specializzati affidando loro nuove responsabilità”. “Professionalità e competenze devono essere al centro di ogni intervento se vogliamo davvero un salto di qualità. Per sostenere la ripresa economica e ritrovare la coesione sociale l’Italia deve poter disporre di forze sul campo almeno pari a quelle degli altri Paesi europei, e metterle in condizione di lavorare con sufficiente serenità, motivazione e incentivazione. A quando una “riforma” che agisca davvero su queste leve, che stabilizzi le risorse, che riconosca e premi l’impegno e la responsabilità di cui quotidianamente si fanno carico i dipendenti delle Entrate?”.